L' assegno sociale nel 2023-24
Scopri come l'assegno sociale si è evoluto nel 2023-24: requisiti, vantaggi e come ottenerlo in modo semplice e veloce.
Cos'è l'assegno sociale (ex Pensione Sociale)
Ancora oggi spesso si sente utilizzare il termine “pensione sociale” tuttavia questo termine è stato sostituito oramai dal 1° gennaio 1996 dall’assegno sociale. Istituito e previsto per la prima volta con la Legge n.118/1971 (pensione sociale), è stato poi modificato con la legge n.335/1995 (Riforma Dini) con la denominazione di assegno sociale L'assegno sociale rappresenta uno strumento fondamentale all'interno del sistema di sicurezza sociale di molti paesi. Si tratta di un sostegno finanziario erogato dallo Stato a cittadini che si trovano in situazioni di vulnerabilità economica o sociale.
Questa forma di assistenza mira a garantire un tenore di vita dignitoso a coloro che, per varie ragioni, si trovano in difficoltà finanziarie al raggiungimento di una certa età. L'Assegno Sociale 2023 costituisce un fondamentale meccanismo di supporto al reddito destinato ai cittadini che affrontano gravi difficoltà economiche, rappresentando un'evoluzione della precedente pensione sociale. La pensione sociale, in vigore fino al 1996, era un beneficio economico rivolto agli anziani, mirato a coloro i quali non godevano di un trattamento pensionistico sufficiente a garantire uno standard di vita adeguato. L'assegno sociale si inserisce in questa tradizione come un elemento di sostegno di base per gli individui che hanno superato i 67 anni e si trovano con un reddito al di sotto della soglia di povertà. Essenzialmente, questo strumento mira a fornire un aiuto finanziario a coloro che, in età avanzata, possono trovarsi in condizioni economiche precarie. Quanto all'importo del contributo per l'anno corrente, i requisiti necessari e le prospettive per il 2023-24, tali dettagli sono soggetti a specifiche normative e disposizioni governative.
Per ottenere informazioni accurate e aggiornate su questi aspetti, è possibile consultare anche fonti ufficiali come il sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o altri canali istituzionali competenti. Queste risorse forniranno una panoramica dettagliata sull'Assegno Sociale, garantendo così una comprensione completa dei requisiti e delle prospettive future per chi ne fa richiesta. Oltre a fornire un aiuto finanziario, l'assegno sociale svolge un ruolo cruciale nel garantire un minimo livello di sicurezza economica ai cittadini, consentendo loro di affrontare le spese quotidiane essenziali, come l'alloggio, l'educazione e l'assistenza sanitaria. In questo modo, contribuisce a mitigare il rischio di povertà e ad aumentare il benessere generale della società. In sintesi, tale forma di sostegno rappresenta uno strumento chiave per promuovere la solidarietà e assicurare che nessun individuo sia lasciato indietro in termini di benessere economico e sociale.
Nella sostanza, si tratta di una somma erogata, a seguito di domanda, dall’INPS a chi essenzialmente si trova in condizioni disagiate ed ha raggiunto una determinata età anagrafica (oggi fissata in 67 anni). L’assegno sociale non è collegato ai contributi previdenziali versati, bisogna infatti subito distinguere tra assegno sociale e pensioni minime perché spesso si ingenera confusione. La pensione minima è l’assegno integrativo che l’INPS eroga a chi è già titolare della pensione ma percepisce un importo molto basso. Quindi per poterla ricevere bisogna avere un certo numero di anni di contributi versati ed una specifica età anagrafica.
Chi invece non ha gli anni di contributi sufficienti per richiedere la pensione, ma ha un reddito molto basso ed ha raggiunto una certa età anagrafica fissata dalla legge, ha diritto all’assegno sociale. Tale misura è stato oggetto di varie modifiche, culminate con l'approvazione della Legge di Bilancio 2024, che ha apportato alcune modifiche alle regole per accedere alla pensione di vecchiaia.
Beneficiari e requisiti per l'Assegno Sociale 2024
Come si può immaginare per poter accedere a questo beneficio la legge richiede il possesso di alcuni requisiti, sia soggettivi che oggettivi, che devono essere posseduti contemporaneamente da chi vuole ottenere l’assegno.
Requisiti Soggettivi (chi sono i beneficiari):
- Cittadini italiani;
- Stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
- Cittadini extracomunitari, essere cittadini stranieri o apolidi che detengono lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria, inclusi i rispettivi coniugi ricongiunti, oppure essere cittadini extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo;
- Essere cittadini della Repubblica di San Marino;
- Essere cittadini svizzeri o appartenenti allo Spazio Economico Europeo;
- Avere stabilito la propria residenza effettiva in Italia da almeno 10 anni.
Requisiti oggettivi
- Cittadini italiani;
- Stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
- Cittadini extracomunitari, essere cittadini stranieri o apolidi che detengono lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria, inclusi i rispettivi coniugi ricongiunti, oppure essere cittadini extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo;
- Essere cittadini della Repubblica di San Marino;
- Essere cittadini svizzeri o appartenenti allo Spazio Economico Europeo;
- Avere stabilito la propria residenza effettiva in Italia da almeno 10 anni;
- Occorre aver raggiunto i 67 anni;
- Residenza in Italia: effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni;
- Limiti reddituali: L'assegno viene inizialmente concesso in via provvisoria, sulla base della dichiarazione rilasciata dal richiedente, e successivamente regolato entro il mese di luglio dell'anno successivo, tenendo conto della dichiarazione dei redditi effettivamente percepiti;
- Alla soglia dei 70 anni, chi è beneficiario dell'assegno sociale gode di un ulteriore vantaggio noto come "incremento al milione". ... [Testo abbreviato per brevità]
- Per coloro che hanno raggiunto o superato i 75 anni di età, la legislazione prevede un incremento dell'assegno sociale pari a 20,66 euro distribuiti su 13 mensilità. ... [Testo abbreviato per brevità]
Importo Assegno Sociale 2024
L'Assegno Sociale dell'INPS, nella sua misura integrale, è fissato a 534,41 euro al mese nel corso del 2024 e viene distribuito per un totale di 13 mensilità. L'importo relativo all'anno in questione è stato adeguato attraverso il consueto meccanismo di adeguamento delle prestazioni economiche assistenziali, il quale sottopone l'assegno sociale a un aggiornamento annuale in base all'andamento dell'inflazione.
Per l'anno 2024, le percentuali di riferimento sono state stabilite dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze datato 20 novembre 2023, il quale è stato ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.279 in data 29 novembre 2023. Tali percentuali sono state successivamente confermate nella Circolare dell'INPS n. 1 del 2 gennaio 2024. L’assegno viene erogato per 13 mensilità e non è soggetto alle trattenute IRPEF. Tuttavia questo importo può essere erogato per intero o in misura ridotta, a seconda di diverse variabili, tra cui ad esempio l’importo del reddito del soggetto che lo richiede ed il fatto che il richiedente sia coniugato o meno.
Limiti di Reddito per l'Assegno Sociale 2024
L’assegno in parola è assegnato principalmente a due categorie: coloro che non hanno alcun reddito ovvero, e comunque, un reddito pari a zero, e coloro che percepiscono un reddito, ma che non supera una determinata soglia diciamo di sbarramento. Nel caso in cui siano presenti redditi, ma questi risultino comunque inferiori al limite annuale l'importo dell'assegno viene ridotto in proporzione al reddito del richiedente o del nucleo familiare. In questa situazione, è possibile calcolare l'importo dell'assegno sottraendo il reddito percepito dalla soglia limite personale o familiare, e dividendolo poi per le 13 mensilità. I limiti di reddito per il 2024 sono: €. 6.947,33 euro per i soggetti singoli, cioè coloro il cui nucleo familiare è composto da unico soggetto, ed €. 13.894,66 euro per i coniugati.
Erogazione dell'Assegno Sociale in misura intera o ridotta
La misura dell’importo dell’assegno sociale, come abbiamo accennato può essere erogato in misura intera o ridotta a seconda del reddito. Vediamo quando avviene questa distinzione:
- richiedente non coniugato
Se il richiedente non ha reddito, allora avrà diritto all’importo dell’assegno in misura intera (€. 534,41). Se il reddito invece è superiore a zero, ma inferiore al limite di €. 6.947,33 si avrà diritto all’assegno in misura ridotta.
- richiedente coniugato
I soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore ad €. 6.947,33 hanno diritto all’assegno in misura intera. Se invece i soggetti coniugati hanno un reddito familiare compreso tra €. 6.947,33 ed €. 13.894,66 avranno diritto all’assegno in misura ridotta. Essenzialmente la riduzione dell’importo dell’assegno sociale si applica in modo che l’importo dell’assegno sommato al reddito della persona non comporti il superamento dell’importo soglia annuo. Quindi per capire a quanto ammonterà l’assegno bisogna fare la differenza tra l’importo del reddito stabilito dalla legge e l’importo del richiedente e dividerlo per 13.
Consideriamo un esempio diverso con altri importi: supponiamo che un individuo non coniugato abbia un reddito annuo di 4.500 euro. In questo caso, l'importo dell'assegno sociale sarebbe di 188,25 euro, calcolato come 6.947,33 euro (limite annuo per persone sole) meno 4.500 euro il risultato diviso per 13 mensilità. Allo stesso modo, ipotizziamo che una persona coniugata, includendo il reddito del coniuge, abbia un reddito totale di 10.500 euro all'anno. In questo caso, l'importo dell'assegno sociale sarebbe di 261,12 euro, calcolato come 13.894,66 euro (limite annuo per coniugati) meno 10.500 euro (il reddito), il risultato diviso per 13 mensilità.
Come fare domanda per Assegno Sociale 2024
L’assegno sociale è una prestazione economica che viene erogata su domanda dell’interessato e non è automatica. La domanda deve essere presentata in modalità telematica ed esistono tre modalità per presentarla:
- Sito dell’INPS: In questo caso bisogna essere in possesso delle credenziali, cioè del pin dispositivo per accedere all’area riservata. Da lì si potrà scaricare gratuitamente il modulo di domanda assegno sociale 2020 INPS;
- Contact Center dell’INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06164164 da rete mobile;
- Enti di patronato ed ulteriori intermediari dell’INPS (CAF).
Alla domanda dovranno essere allegati alcuni documenti come ad esempio:
- L’autocertificazione dei dati personali;
- La certificazione della residenza e dello stato civile;
- La dichiarazione della propria situazione reddituale;
- La dichiarazione di responsabilità riguardo eventuale ricovero in istituto con retta a carico dello Stato (in questo caso infatti sono previste delle riduzioni dell’importo dell’assegno).
Cosa fare in caso di rigetto della domanda
Può capitare che la domanda di richiesta dell’assegno venga rigettata. In questo caso se il cittadino ritiene di aver diritto all’assegno, può presentare ricorso. Bisogna però stare molto attenti alle tempistiche, perché il cittadino ha tempo 90 giorni decorrenti dalla data in cui ha ricevuto la comunicazione di rigetto per presentare ricorso amministrativo al Comitato Provinciale dell’Inps.
Attenzione alle scadenze
L’assegno sociale è provvisorio ed il possesso dei diversi requisiti richiesti dalla legge (reddito, effettiva residenza etc.) devono essere verificati ogni anno. Ci sono delle situazioni che possono comportare la sospensione o addirittura la revoca dell’assegno, per cui bisogna stare attenti. Per fare un esempio l’assegno viene sospeso dall’INPS se il titolare soggiorna all’estero per più di 30 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, l’erogazione dell’assegno viene revocata, questo perché questo tipo di assegno non può essere erogato all’estero. Inoltre si consideri che l’assegno sociale, nel caso muoia il titolare, non è reversibile ai familiari che sopravvivono, a differenza ad esempio della pensione che è reversibile.
Fonti Normative
- Legge n.118/1971
- Legge 30/04/1969, n. 153: Revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza sociale.
- Legge 08/08/1995, n. 335 (art. 3 comma 6): Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare.
- Legge 23/12/2000, n. 388 (art. 70): Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001).
- Legge 28/12/2001, n. 448 (art. 38): Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002).
- D.L. 25/06/2008, n. 112 (art. 20 comma 10).
Marco Mosca
Sono l'Avv. Marco Mosca ed opero da 12 anni nel campo giuridico. Ho maturato una significativa esperienza in molti settori del diritto, in particolare nell'ambito della materia societaria e di tutto ciò che ad essa è collegato. Pertan ...