Quando l'evasione fiscale diventa penale?
Non sempre la sanzione prevista per l'evasione fiscale è quella penale, in taluni casi la sanzione è tributaria e la richiede l'Erario beffato.
- Cosa si intende per evasione fiscale?
- L’evasione fiscale è un reato?
- Se non commetto il reato di evasione fiscale non sono punibile?
- Che differenza c'è tra elusione ed evasione?
- Su cosa si calcolano le imposte?
- Ci sono dei casi in cui l'evasione fiscale è scusata?
- Fonti normative
1. Cosa si intende per evasione fiscale?
L'evasione fiscale si ha quando non si pagano le imposte dovute senza usare scappatoie legali. Se lo si fa, si commette elusione fiscale non punita. L'evasione fiscale è materia regolata non dal codice penale, ma bensì da leggi settoriali ad hoc. Le più importanti sono il D.lg. n. 74/2000 (norma modificata a più riprese in questi 18 anni) e il D.lg. n. 471/1997.
2. L’evasione fiscale è un reato?
L’evasione fiscale diviene un reato soltanto se l'importo non versato supera una certa soglia. Questo varia nel caso in cui:
- L'imposta non versata deve essere superiore a 150.000 euro in caso di dichiarazione Infedele per essere penalmente rilevante;
- L'imposta evasa è superiore o al 30% del volume d’affari;
- L’imposta evasa è superiore all'importo di 3 milioni di euro;
- Lo scopo evasivo viene raggiunto attraverso determinate condotte tipizzate dal Legislatore (ad esempio formare documenti falsi giustificanti inesistenti operazioni rappresentate all'Erario).
Si ricorda che dal 2016, in base al D.lgs. n. 8/2016, non è più reato l'omissione di versamenti dei contributi per importi inferiori a euro 10.000 annui.
3. Se non commetto il reato di evasione fiscale non sono punibile?
L'evasione fiscale, quando non costituisce reato, è comunque punita col pagamento di una determinata somma, chiamata sanzione pecuniaria, in quanto siamo comunque in presenza di un illecito tributario. Non bisogna però confondere l'evasione fiscale con l'elusione fiscale.
4. Che differenza c'è tra elusione ed evasione?
In entrambi i casi, si tratta di comportamenti fatti per pagare meno imposte, ma molto diversi sul piano giuridico. Entrambe sono sanzionate sul piano amministrativo (ove si deve pagare una sanzione pecuniaria). Soltanto l’evasione fiscale porta a conseguenze di natura penale (esempio se non si emettono scontrini e/o fatture).
L’evasione fiscale è una condotta tenuta violando le leggi per avere direttamente un minor prelievo fiscale mentre, l’elusione fiscale, è un abuso del diritto, formalmente si rispetta la legge ma indirettamente portano alla diminuzione del prelievo fiscale sfavorevole per il contribuente.
5. Su cosa si calcolano le imposte?
Le imposte vengono calcolate sull'imponibile, ossia su un determinato importo ottenuto facendo la differenza tra i costi realmente sostenuti e i ricavi realmente percepiti. A volte, per avere un imponibile più basso, si inseriscono costi che non andrebbero presi in considerazione o, ancora, si nascondono dei ricavi. Chi pone in essere la prima delle due condotte descritte, è soggetto al versamento della differenza tra il versato e l'importo che avrebbe dovuto essere pagato all'Erario. In questo caso, al suddetto importo vanno aggiunte le relative sanzioni pecuniarie. Chi invece commette la seconda condotta pone in essere la più semplice delle evasioni fiscali.
6. Ci sono dei casi in cui l'evasione fiscale è scusata?
Come detto in precedenza, l’evasione fiscale si verifica quando un soggetto non paga le imposte diventando così un evasore fiscale. Tuttavia, esiste un solo caso in cui l’evasione fiscale è “perdonata”. Stiamo parlando nel caso in cui l'imprenditore evada le imposte dovute all'Erario perché, una volta pagati gli stipendi, non abbia più la liquidità necessaria (Cassazione penale, Sent. 40394 del 30 settembre 2014).
Questa situazione è detta "evasione di sopravvivenza" e le sentenze pilota che assolvono gli imprenditori per questo genere di reato sono in aumento. Bisogna soltanto dimostrare al Giudice che non mancò la volontà di adempiere ai doveri con il Fisco, ma soltanto la possibilità materiale di farlo.
Fonti normative
D.lg. n. 74/2000
D.lg. n. 471/1997
D.lgs. n. 8/2016
Cassazione penale, Sent. 40394 del 30 settembre 2014
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