Cos'è un esposto, come compilarlo, le sue conseguenze
Più nel dettaglio l’esposto è quello strumento che consente al privato cittadino di chiedere l’intervento degli organi di pubblica sicurezza.
- Che cos’è un esposto?
- Che differenza c’è tra esposto e denuncia?
- Che succede se si fa un esposto?
- Come compilare un esposto?
- Vediamo un semplice esempio di un esposto
- Come sapere chi ti ha segnalato all’autorità?
Il vicino di casa ha il volume della TV sparato alto fino a tarda notte e t’impedisce di dormire? La discoteca nel quartiere limitrofo crea tanto caos, rumori, e traffico in tilt a causa della “movida” ogni weekend? Oppure il condomino ha il vizio di parcheggiare l’auto nel tuo posto assegnato? Hai notato l’inizio di lavori sotto forma di abusi edilizi? Come posso reagire a questa situazione di disagio? Un esposto potrebbe essere la soluzione. Vediamo di cosa si tratta nell’articolo.
Che cos’è un esposto?
L’esposto, propriamente detto, è il mezzo attraverso il quale si richiede l'intervento dell'Autorità di Pubblica Sicurezza, per lo più presentato in occasione di dissidi e dispute tra privati da una o da entrambe le parti coinvolte. Esso consiste, quindi, in una segnalazione che il privato fa circa fatti e/o situazioni che pregiudicano una propria posizione di interesse ovvero un suo diritto che viene lesionato dalla condotta altrui.
Lo strumento principale mediante il quale si presenta l’esposto è l’atto scritto, una sorta di ricorso che si presenta c/o l’ufficio interessato. Una volta ricevuta la segnalazione spetterà all'Autorità decidere quali azioni intraprendere: se indagare sui fatti asseriti dal privato cittadino e se ritenerli irrilevanti, se procedere con sopralluoghi sui luoghi interessati, applicare multe una volta constatato l’effettiva trasgressione dei diritti violati e lamentati nell’esposto.
Spesso l’esposto viene associato se non confuso, quantomeno nella terminologia, con altri istituti apparentemente analoghi, quali la denuncia e la querela. Ma in realtà si tratta di figure giuridiche ben distinte, seppur similari per certi aspetti.
Che differenza c’è tra esposto e denuncia?
L’esposto, abbiamo visto, rappresenta una segnalazione su fatti e circostanze lesive di una posizione giuridica civilmente rilevante, almeno da parte di chi la prospetta all’Autorità interessata. La denuncia è l’atto con il quale chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d'ufficio ne informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria.
Pertanto, a differenza dell’esposto, è inerente una situazione penalmente rilevante. Essa si presenta generalmente come atto facoltativo, ma ci sono casi in cui, per legge, diventa addirittura obbligatoria la sua presentazione, tra queste ipotesi si segnalano: reati contro lo Stato (attentati, atti di terrorismo, spionaggio politico-militare, stragi); truffe nelle competizioni sportive; rinvenimento di materiale esplosivo; ricevimento di denaro falso in buona fede ecc..
Dall’esposto e dalla denuncia, va tenuta distinta anche la querela. La querela è la dichiarazione di volontà con la quale la persona offesa da un reato, cioè la vittima del reato ovvero il titolare del diritto violato dall’autore della condotta penalmente rilevante, chiede all’Autorità giudiziaria di procedere contro colui che ha commesso il fatto stesso, al fine di applicare a quest’ultimo una pena e/o sanzione. Riguarda i reati non perseguibili d'ufficio.
Che succede se si fa un esposto?
Qualora l’esposto sia indirizzato alle autorità di Pubblica Sicurezza locali queste ultime, preso atto di quanto in esso dedotto e richiesto, dovranno valutare, innanzitutto, se il fatto prospettato abbia una qualche effettiva rilevanza e se sia in proposito sufficiente a risolvere la questione comminare una multa ovvero se sia preferibile procedere a più approfondite indagini in merito.
Più precisamente, a seguito della richiesta d’intervento l'ufficiale di Pubblica Sicurezza può invitare le parti presso la sede di P.S. per svolgere un tentativo di conciliazione, a seguito del quale verrà redatto un verbale.
Va detto, inoltre, che qualora dai fatti si configuri un’ipotesi di reato, l'Ufficiale di P.S. sarà tenuto ad informare l'Autorità giudiziaria, se il fatto è perseguibile d'ufficio; se si tratta, invece, di un reato non perseguibile d’ufficio, e quindi azionabile a mezzo querela può, su richiesta, esperire un preventivo componimento della vertenza, senza che ciò pregiudichi il successivo esercizio del diritto di querela.
Come compilare un esposto?
Affinché la presentazione dell’esposto sia efficace occorre che esso sia il più completo possibile. Sarà, pertanto, necessario che in una prima parte il soggetto che lo presenta indichi i propri dati anagrafici completi, essendo preferibile evitare la presentazione di un esposto in forma anonima dato che le autorità procedenti potrebbero riscontrare in tale ultimo caso maggiori difficoltà nell’espletare gli atti di indagine che si rendano di volta in volta necessari.
Dopo questa prima parte introduttiva, nel corpo centrale del documento l’autore dell’esposto procederà alla descrizione degli avvenimenti in riferimento ai quali richiede l’intervento delle autorità, al fine di renderle edotte dell’accaduto e chiedere, in uno con il pronto intervento delle autorità di pubblica sicurezza onde valutare se la situazione possa essere risolta nell’immediatezza, altresì che vengano valutati eventuali profili di rilevanza penale e di responsabilità degli agenti.
E’ di tutta evidenza che la descrizione analitica e cronologica dei fatti dovrà essere corredata, oltre che della data, dell’ora e del luogo in cui il fatto sia stato commesso, anche di qualsiasi elemento che possa essere di ausilio all’autorità per la ricostruzione della vicenda, ivi comprese eventuali affermazioni o espressioni che abbia personalmente udito, qualsiasi circostanza inerente alla commissione dei fatti che possa essere utile (quali, a titolo esemplificativo: il luogo in cui è avvenuto il fatto, le modalità peculiari di commissione dello stesso, eventuali persone che siano state presenti in loco, etc.) a comprendere la reale portata dei fatti.
Qualora gli sia possibile identificare eventuali soggetti presenti e che abbiano parimenti assistito alla commissione dei fatti sarà utile che, identificatoli, inserisca nella propria dichiarazione i dati anagrafici degli stessi ed ogni ulteriore dato che li renda agevolmente reperibili.
Vediamo un semplice esempio di un esposto
Il sottoscritto/a, Mario Rossi, nato/a il 25/12/1980 a Roccacannuccia C. F. __________________, ivi residente in Via Marco Antonio n.100, tele./cell 0000000000 e-mail mariorossi@mariorossi.flash, con il presente atto,
DICHIARA ED ESPONE
(Procedere con la narrazione del fatto/accadimento lamentato, precisazione dei fatti ed indicare l’eventuale presenza di altri soggetti informati sugli accadimenti stessi___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Tanto sopra esposto, il sottoscritto, Mario Rossi
CHIEDE
Che l’Autorità di Pubblica Sicurezza disponga ogni opportuno accertamento del fatto e, per l’effetto, adottare ogni provvedimento di legge necessario alla eliminazione delle cause descritte nella narrazione dei fatti, onde consentire il ripristino dello status quo ante.
Luogo e data Firma per esteso
Allegati: (Documenti, rappresentazioni fotografiche, dichiarazioni di terzi ecc.)
Come sapere chi ti ha segnalato all’autorità?
Orbene, giunti a questo punto della trattazione e della disamina dell’argomento occorre domandarsi se un soggetto possa in qualche modo conoscere se qualcuno lo abbia segnalato all’autorità. Posto che, a differenza della denuncia e della querela che richiedono siano espressamente sottoscritte, l’esposto potrebbe, invece, anche presentarsi in forma anonima, sia pure con un effetto limitato, potendone l’autorità non prenderlo in considerazione, sebbene possa rappresentare come la famosa pulce nell’orecchio, e in tal modo provocare un’indagine del caso.
Tale opportunità è, secondo l’opinione preponderante, garantita, mediante la presentazione di un’apposita richiesta di accesso agli atti, ex Legge 241/1990, in quanto non sembrano sussistere ragioni valide a nascondere il nominativo di colui che presenti un esposto.
Ottenuto, l’accesso, l’interessato potrà prendere visione degli atti, in particolare dell’esposto, della documentazione allegata e dello stato degli accertamenti, i provvedimenti emessi e così via Tuttavia, non v’è chi non veda che tale facoltà in talune occasioni potrebbe confliggere con il diritto alla riservatezza.
Sicché, di norma, l’accesso viene, comunque, consentito dopo un’attenta valutazione da effettuarsi caso per caso e che sia l’esito di un opportuno contemperamento degli interessi. Ed anzi, l’ultima tendenza è quella di limitare fortemente il diritto di accesso qualora non ostacoli il diritto di difesa, almeno quanto alla indicazione dei dati sensibili del soggetto segnalatore, stante la cura con cui l’ordinamento italiano e comunitario tutelano il diritto alla privacy
Conclusione
L’esposto è uno strumento che consente al cittadino di adire direttamente l’Autorità competente per segnalare un fatto e/o un evento che possa pregiudicare un suo diritto/interesse al fine di ottenerne l’immediata rimozione. Una forma di contatto diretto tra istituzioni e cittadini per la risoluzione di conflitti.
Marco Mosca
Sono l'Avv. Marco Mosca ed opero da 12 anni nel campo giuridico. Ho maturato una significativa esperienza in molti settori del diritto, in particolare nell'ambito della materia societaria e di tutto ciò che ad essa è collegato. Pertan ...