Crediti alimentari all’interno di un accordo di separazione
Vedremo nel prosieguo di analizzare l’istituto in questione, prendendo le mosse dalla definizione, per poi procedere con la previsione degli stessi, la quantificazione e le modalità di pagamento.
Crediti alimentari quando c’e un accordo di separazione
Il concetto di separazione attiene alla fase patologica dell’esperienza matrimoniale. La separazione personale è l’istituto giuridico in virtù del quale, pur rimanendo fermo il vincolo matrimoniale, si dà avvio ad un regime matrimoniale modificato, venendo meno la comunione materiale e morale tra i coniugi ed il rapporto tra questi risulta ridotto al contenuto minimo.
In particolare, vengono meno l’obbligo di convivenza nonché il dovere di assistenza morale o materiale. D’altro canto, il dovere di fedeltà subisce una netta degradazione, riducendosi all’obbligo di evitare un comportamento che rechi grave offesa al coniuge. Occorre rammentare, comunque, che vige pur sempre l’obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia, mutuando nella sostanza l’obbligo di mantenimento nei confronti del coniuge che non abbia mezzi sufficienti e salvo che a quest’ultimo non debba essere addebitata la separazione.
Tra gli effetti della separazione vi è anche quello di regolamentare, per l’appunto, i cosiddetti crediti alimentari, che vengono di norma riconosciuti a favore del soggetto della coppia economicamente più debole e che non riesca altrimenti a provvedere autonomamente al proprio sostentamento. E’ di tutta evidenza, pertanto, che la disciplina dei crediti alimentari assume importanza fondamentale negli accordi che vengono conclusi in fase di separazione personale tra i coniugi.
Vedremo nel prosieguo di analizzare l’istituto in questione, prendendo le mosse dalla definizione, per poi procedere con la previsione degli stessi, la quantificazione e le modalità di pagamento.
Definizione di crediti alimentari
I crediti alimentari, più comunemente noti semplicemente come “alimenti”, consistono nelle somme che devono essere corrisposte da uno degli ex coniugi all’altro per il suo mantenimento o per il mantenimento dei figli. Sono previsti e disciplinati a norma dell’articolo 438 comma primo del codice civile.
Essi di norma, come accennato nel paragrafo precedente, vengono previsti e attribuiti nell’accordo di separazione consensuale ovvero stabiliti dal giudice in sede giudiziale quando tra i coniugi non sembra possibile addivenire ad un accordo. Il presupposto è costituito dallo stato di bisogno, ossia l’impossibilità per il soggetto di provvedere al soggetto dei propri bisogni primari. La caratteristica fondamentale dei crediti alimentari è individuata nella periodicità.
Infatti, essendo finalizzati a provvedere al mantenimento del soggetto (o dei soggetti, se più di uno) esso deve essere corrisposto con cadenza regolare. Di norma tale cadenza è fissata mensilmente, ma nulla esclude che si possano prevedere scadenze diverse. Ulteriore caratteristica loro propria è quella dell’impignorabilità. In quanto destinati a supportare le basilari esigenze di vita dei soggetti beneficiari, infatti, la legge prevede che non possano in alcun modo essere assoggettati ad esecuzione forzata da parte di eventuali creditori.
Quanto alla durata dei crediti alimentari occorre precisare che essa non può essere determinata a priori, in quanto, per la loro intrinseca natura e finalità di sostentamento economico, essi sono dovuti fino a che il soggetto che ne risulti essere beneficiario raggiunga l’indipendenza economica, altrimenti risultando privi di causa giustificatrice.
Quando sono previsti i crediti alimentari
Orbene, sembra opportuno che si specifichino le situazioni in cui i crediti alimentari possono essere introdotti e previsti all’interno di un accordo di separazione, ossia di un accordo con il quale gli ex coniugi disciplinano i punti salienti del proprio rapporto per il periodo in cui il vincolo matrimoniale avrà cessato di esistere.
Tra i più importanti casi in cui la previsione dei crediti alimentari assumono carattere fondamentale si rammentano i seguenti:
- presenza di figli minori: la prima e più importante e comune ipotesi in cui vengono previsti i crediti alimentari è quella in cui siano presenti figli minori, i quali nella maggior parte dei casi studiando non sono ancora economicamente indipendenti, con la conseguenza che al mantenimento degli stessi devono provvedervi i genitori. Invero, alla luce dei più recenti arresti giurisprudenziali, si è giunti a stabilire che la corresponsione dei crediti alimentari è dovuta anche qualora i figli abbiano, invero, raggiunto la maggiore età, ma non abbiano ancora, al contrario, raggiunto l’indipendenza economica;
- caso di disuguaglianza economica tra i coniugi: ulteriore ipotesi in cui possono essere previsti e introdotti negli accordi di separazione tra ex coniugi i crediti alimentari è quella in cui vi sia un divario di tipo economico tra i coniugi. Si pensi al caso in cui le retribuzioni percepita dai due vi sia un notevole divario ovvero al caso in cui in costanza di matrimonio uno dei due abbia rinunciato alla carriera lavorativa per dedicarsi alla casa o ai figli. Si tratta di una disparità di cui occorrerà necessariamente tenere conto ai fini del riconoscimento dei crediti alimentari.
Come vengono determinati i crediti alimentari
Nel determinare la quantificazione dei crediti alimentari che il soggetto obbligato è tenuto a corrispondere all’ex coniuge beneficiario il magistrato tiene comunemente presenti alcuni criteri, tra i quali, innanzitutto, si rammentano:
- il reddito rispettivamente percepito da ciascuno dei coniugi: dall’attenta considerazione di tale dato, infatti, è desumibile, innanzitutto, quale dei due coniugi debba corrispondere i crediti alimentari nei confronti dell’altro e verificare quanto possa e, d’altro canto, debba corrispondere periodicamente. Sul punto si ritiene pacificamente che debba tenersi conto di tutte le risorse economiche, ivi compresi i redditi che siano ricavabili dal godimento di beni immobili in proprietà o in usufrutto, cosicché il giudice, valutate le risorse economiche del soggetto tenuto a corrispondere gli alimenti, deve accertare l’idoneità delle stesse a soddisfare le sue esigenze di vita;
- le spese necessarie per il sostentamento e mantenimento dei figli: si tratta di ulteriore elemento economico del quale occorre tenere conto al fine di verificare e quantificare i crediti alimentari.
Modalità di pagamento dei crediti alimentari
Sembra opportuno a questo punto capire secondo quali modalità viene corrisposto il pagamento dei crediti alimentari dal soggetto obbligato al beneficiario. L’ipotesi più semplice è quella secondo la quale il primo provvede al pagamento in favore del secondo in maniera diretta, ossia di norma mediante assegno bancario o circolare ovvero ancora mediante disposizione di bonifico da accreditare sul conto a ciò destinato.
Può accadere, tuttavia, che le circostanze del caso concreto inducano a ritenere opportuno che al pagamento dei crediti alimentari si proceda tramite intermediario. Si pensi al caso in cui destinatario sia un soggetto minore d’età, per il quale l’incasso può avvenire per il tramite del pagamento effettuato all’altro genitore, ovvero ancora per il tramite di un amministratore di sostegno, ove il destinatario sia una persona che, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, o, di nuovo, mediante ricorso all’intermediazione dell’ufficio del Giudice di Pace.
Occorre, comunque, valutare attentamente caso per caso tutte le circostanze del caso concreto onde verificare quale sia la modalità di pagamento più consone alla situazione concreta.
Conseguenze della mancata osservanza dei crediti alimentari come la possibilità di richiedere il pagamento tramite il recupero coattivo
Ma cosa accade quando il soggetto tenuto non adempia al proprio obbligo di corrispondere i crediti alimentari? Premesso che tale comportamento integra, addirittura, il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, previsto e punito ai sensi dell’articolo 570 del codice penale, si vuole sottolineare che il beneficiario, a fronte dell’inadempimento da parte del soggetto tenuto al versamento dei crediti alimentari, può agire in via esecutiva.
Ciò significa che potrà far pignorare i beni (pignoramento immobiliare o mobiliare) di proprietà dell’obbligato ovvero anche le somme dovute a questi a titolo di stipendi, pensione o di eventuali ulteriori emolumenti a questi spettanti (pignoramento presso terzi). Il ricorso a tali espedienti consentirà al beneficiario di recuperare le somme non pagate a titolo di alimenti.
Conclusioni
I crediti alimentari, in conclusione, si configurano come un vero e proprio diritto spettante al soggetto economicamente più debole in conseguenza della separazione personale e possono costituire oggetto di un apposito accordo di separazione, nel quale vengano determinati e quantificati in ragione delle circostanze del caso concreto, avendo particolare riguardo alle possibilità e disponibilità economica di tutte le parti coinvolte. Inoltre, si tratta di vere e proprie fonti di obbligazioni, in quanto tali anche coercibili.
Chiara Biscella
Dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi dell'Insubria e il conseguimento del diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ho intrapreso, ment ...