È possibile rottamare un’auto con fermo amministrativo?
Il fermo amministrativo impedisce ad un autoveicolo di circolare. Questa sanzione si verifica quando il titolare della vettura ha debiti pendenti verso uno o più ente amministrativo. Ma è possibile demolire un’auto in stato di fermo? Vediamo nel dettaglio.
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- Cos’è un fermo amministrativo?
- Come funziona il fermo amministrativo?
- Come demolire un veicolo in stato di fermo amministrativo
- Come ovviare il fermo amministrativo
- Come sapere se un veicolo è sottoposto a fermo amministrativo?
1. Cos’è un fermo amministrativo?
Si parla di fermo amministrativo auto quando gli Enti creditori (per esempio Agenzia delle Entrate, Inps, Comune, ecc.) applicano una sanzione di “fermo” per rivalersi su un contribuente moroso. Il “fermo” può riguardare qualsiasi bene mobile registrato il quale non sarà più autorizzato alla circolazione stradale. Il fermo amministrativo può quindi verificarsi in caso di mancati pagamenti relativi a contributi, tasse, multe o imposte. In questo modo gli Enti pubblici possono cercare di recuperare il proprio credito impedendo ai mezzi di proprietà del debitore di circolare liberamente.
2. Come funziona il fermo amministrativo?
In caso di morosità il contribuente riceve una casella esattoriale con l’obbligo di saldare la propria posizione entro 60 giorni. Se la posizione non viene sanata (o rateizzata) l’ente creditore procede con le operazioni per la riscossione del credito. Tra queste vi è appunto il fermo amministrativo dell’autovettura. Andiamo per gradi, inizialmente vi è solamente un preavviso di fermo amministrativo, una sorta di ulteriore invito al creditore a sistemare la propria posizione debitoria. Trascorsi 30 giorni dal preavviso, in caso di regolarizzazione non avvenuta, scatta il fermo sul veicolo. Successivamente viene comminata anche una sanzione che va dai 714,00 ai 2.859,00 euro. Il fermo amministrativo comporta:
- Divieto di circolazione per un determinato periodo;
- Divieto di demolizione, esportazione o radiazione del veicolo;
- Divieto di circolazione e radiazione, anche in caso di vendita del veicolo;
- Eventuale vendita forzata del veicolo da parte di Equitalia, in caso di difetto di pagamento.
Nonostante, come sopra elencato, il fermo amministrativo comporti il divieto assoluto di demolizione o radiazione del veicolo la circolare ACI numero 11454 del 16 settembre 2009 ha previsto l’eventualità di demolizione del veicolo in stato di fermo amministrativo. Chiaramente per poter procedere è necessario rispettare determinate condizioni e seguire una procedura ben chiara. Vediamo nel dettaglio.
3. Come demolire un veicolo in stato di fermo amministrativo
Una volta ricevuto il fermo amministrativo potrebbe essere intenzione del cliente demolire la propria autovettura. Le strade per poter raggiungere questo obiettivo sono due.
- La prima è saldare completamente la propria posizione debitoria. In questo caso il debitore, una volta ricevuta la notifica di avvenuto fermo amministrativo, deve cercare di pagare le competenze arretrate in modo da ottenere nel minor tempo possibile la cancellazione del fermo. Successivamente, nel giro di una ventina di giorni, il contribuente otterrà dall’ente accreditato tutta la documentazione attestante sia l’avvenuto pagamento, sia la notifica a poter procedere con la demolizione.
- La seconda casistica invece non prevede nessun procedimento sanatorio della propria posizione ma si basa sullo stato d’uso del veicolo, come certificato dalla circolare ACI nr 11454 del 16/09/2009. Infatti, può manifestarsi la circostanza per cui un veicolo in stato di fermo sia in condizioni fatiscenti o del tutto inadatte all’utilizzo. Per esempio, quando un’automobile è stata completamente distrutta da un incidente o abbia subito altri danni ingenti. Il concetto di fondo che alimenta questa eventualità è legato al fatto che un’automobile fortemente incidentata, o comunque impossibilitata a circolare, non costituisce nessuna garanzia per l’Agenzia di riscossione esecutrice del fermo. Pertanto, trovandosi dinanzi ad un bene dal quale risulta impossibile riscuotere il credito, si può procedere alla sua demolizione. Chiaramente questa possibilità ha un suo iter ben preciso. Il debitore e possessore del veicolo ha l’obbligo di presentare all’Autorità competente una richiesta scritta in cui vengono elencati le seguenti annotazioni:
- Dichiarazione di proprietà del veicolo;
- Luogo di detenzione del veicolo;
- Dichiarazione di impossibilità di utilizzare il veicolo (spiegandone la motivazione tecnica);
- Dichiarazione del fermo amministrativo presente sul veicolo;
- Dichiarazione della ditta che si occuperà della demolizione.
A questo punto la decisione sulla possibile demolizione spetterà all’Autorità competente verso il quale verrà inviata la richiesta.
4. Come ovviare il fermo amministrativo
Si può scongiurare il fermo amministrativo pagando entro 30 giorni dal ricevimento del preavviso. Lo stesso risultato però si può ottenere presentando, entro lo stesso termine, una istanza di rateazione del debito che sospende la procedura di fermo.
Se il contribuente è un imprenditore oppure un libero professionista e riesce a dimostrare che il mezzo è finalizzato allo svolgimento della propria attività può evitare il fermo dell’auto.
5. Come sapere se un veicolo è sottoposto a fermo amministrativo?
Spesso capita che le notifiche e gli avvisi inerenti ad un fermo amministrativo non giungano all’interessato. È bene sapere che è possibile verificare se il proprio veicolo è sottoposto a fermo amministrativo. Queste sono le strade perseguibili:
- Richiesta presso PRA (Pubblico Registro Automobilistico) territoriale competente;
- Richiesta presso ACI;
- Richiesta di visura della targa Online.
Fermo restando che è necessario informarsi anche sul pagamento delle tasse sul veicolo stesso. Pertanto, per quanto concerne il bollo, tutto dipende dalla disciplina della Regione, infatti, secondo la Corte Costituzionale, è legittima la legge regionale che imponga il pagamento del bollo anche sulle auto sottoposte a fermo. Quindi, per evitare di incorrere in morosità e nella notifica di ulteriori cartelle, sarà bene informarsi preventivamente presso gli uffici della Motorizzazione oppure dell’ACI.
Quanto all’assicurazione rimane l’obbligo di avere una polizza rc-auto obbligatoria solo se il veicolo è lasciato su una strada pubblica o aperta al pubblico. E’possibile lasciare l’auto scoperta da assicurazione qualora rimanga in un garage oppure in un locale privato.
Una recente sentenza della Corte Costituzionale, la numero 192 del 5 novembre 2018, ha decretato che la tassa di possesso deve essere versata quando il fermo è di natura fiscale, per cui la misura cautelativa viene emanata a garanzia di un credito vantato dalla Pubblica Amministrazione.
Redatto da: Gabriele Zangarini
Aggiornato da: Michele Rabasco
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Michele Rabasco
Sono il Dott. Michele Rabasco, ho conseguito nel 2018 la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" con una tesi in diritto pubblico generale. Ho lavorato a Roma presso lo studio legale Ga ...