Cos'è il prestito pensionistico? Come fare per averlo?
Il prestito pensionistico, anche conosciuto con l'acronimo di APE, consiste in un progetto varato con la Legge n. 232/16 che permette a coloro che hanno raggiunto i 63 anni di andare in pensione in anticipo. Vediamo in questa sede come fare per ottenerlo.
- Cos’è l'APE?
- Qual è il trattamento pensionistico dell'APE?
- Come si richiede l'APE volontario?
- Fonti normative
1. Cos’è l'APE?
L'assegno pensionistico anticipato (da qui in poi APE), si rivolge ai lavoratori che abbiano compiuto i 63 anni di età e che abbiano maturato almeno 30 anni di contributi. Per poter essere i destinatari di tale prestito è necessario possedere uno dei seguenti requisiti: essere assicurati presso l'assicurazione generale obbligatoria dei dipendenti, presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi, presso la gestione separata INPS, oppure presso le gestioni sostitutive AGO.
L'APE agevolato si rivolge specificatamente alle seguenti categorie di lavoratori:
- lavoratori disoccupati a seguito di licenziamento individuale o collettivo, a seguito di dimissioni per giusta causa o per risoluzione contrattuale, che abbiano concluso le prestazioni lavorative da almeno 3 mesi;
- lavoratori con capacità lavorativa ridotta per invalidità civile superiore o uguale al 74 %;
- lavoratori che assistano ed abbiano a proprio carico (al momento della richiesta e da almeno 6 mesi) un coniuge o un parente di primo grado convivente ed invalido, con invalidità grave tale da ridurre l'autonomia personale in modo da rendere necessaria un'assistenza permanente;
- lavoratori che svolgano lavori gravosi da almeno 7 anni.
Esiste poi un altro tipo di APE, che è quello non agevolato ma volontario, che si rivolge invece ai lavoratori con almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi versati in attesa del raggiungimento della pensione di vecchiaia al raggiungimento dell'età anagrafica. Questi lavoratori sono quelli che scelgono volontariamente di chiedere il prestito pensionistico e non siano comprese nelle categorie di cui sopra.
L'APE aziendale invece, è quello che si può ottenere dal momento in cui l'azienda datrice di lavoro sostiene i costi dell'APE volontario per mezzo di un versamento alle sedi INPS di contribuzioni correlate alla retribuzione percepita.
2. Qual è il trattamento pensionistico dell'APE?
In relazione all'APE agevolato con riferimento alle relative categorie, il trattamento pensionistico sarà rapportato all'importo della pensione maturata al momento della richiesta entro un tetto di erogazione assistenziale pari ad euro 1500,00 lordi al mese. C'è anche da domandarsi ovviamente, fino a quando avverrà questa erogazione? La risposta è piuttosto intuitiva: essa avviene fino al raggiungimento della pensione nel regime obbligatorio.
L'erogazione dell'APE volontario invece, prescinde dal regime previdenziale: infatti si tratta di un prestito bancario che dovrà essere successivamente restituito ai singoli istituti una volta raggiunta la pensione. Le rate possono essere spalmate su arco di 20 anni, e il valore della rata sarà differente a seconda del valore netto dell'assegno versato per ogni anno di pensione anticipata (comunque mai eccedente il valore di ammortamento tra 4,5 e 4,7 al netto di quanto erogato).
3. Come si richiede l'APE volontario?
La domanda può essere inoltrata direttamente all'INPS, presentando la domanda di certificazione che attesta la presenza dei requisiti necessari per ottenere l'APE utilizzando il codice SPID o il PIN dell'INPS.
A questo puro sarà cura dell'INPS comunicare all'interessato l'importo minimo e massimo ottenibile dal prestito pensionistico. Una volta approvata la domanda, sempre per mezzo del codice SPID all'invio della domanda di accesso all'APE, sempre direttamente dal portale INPS, cliccando sull'apposita sezione APE volontario. Si sottolinea che, una volta inoltrata la domanda non può più essere revocata.
Nella domanda, si dovranno indicare sia l'istituto finanziatore cui chiedere il prestito che l'assicurazione alla quale chiedere una polizza copertura rischi di premorienza. L'istituto finanziatore invia all'INPS il contratto di prestito e dal momento in cui il contratto sarà disponibile online, il termine di recesso è stimato in giorni 14. In caso di recesso, la domanda APE decade ed è priva di effetti.
Fonti normative
Legge 232/16
Art. 3 co. 3 Legge 104/92
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