Fire SPA recupero crediti: Cosa pignora e come difendersi
Sul territorio nazionale sono rinvenibili diverse società di recupero crediti. Tra le diverse società di questo tipo una delle più note è la Fire Spa.
Sul territorio nazionale sono rinvenibili diverse società di recupero crediti. Esse sono specializzate nella gestione di pacchetti di crediti in sofferenza. Si tratta, per meglio comprendere, della gestione di crediti che non sono stati onorati, ossia che la parte debitrice non ha provveduto a pagare, e che appartengono a soggetti terzi, di norma identificabili in istituti di credito bancario, società finanziare e società telefoniche di grandi dimensioni. Spesso questi ultimi si rivolgono alle società di recupero crediti al fine di tentare di procedere ad un’attività di recupero stragiudiziale delle somme rimaste impagate.
Il tentativo esperito è, pertanto, primariamente quello di tentare di recuperare le somme senza affrontare le lungaggini e i costi di un giudizio. Tra le diverse società di questo tipo una delle più note è la Fire Spa.
Fire Spa recupero crediti: chi è e cosa fa?
La Fire Spa è una delle società leader in Italia nel settore del recupero crediti, in specie per quanto riguarda il credito al consumo. Ha sede nell’area meridionale di Messina. Si avvale di un considerevole numero di dipendenti e collaboratori, oltre che di un team interno di consulenti legali e di domiciliatari dislocati sul territorio nazionale.
Nello svolgimento della propria attività professionale la società si propone di tentare di stabilire un rapporto tra i soggetti coinvolti nell’attività del recupero crediti: il debitore in difficoltà economiche, da un lato, allo scopo di convincerlo o metterlo nella condizione di poter saldare la sua posizione debitoria e il creditore, che ha l’obiettivo di recuperare il proprio credito.
La mission che la società si propone può essere delineata come quella di anticipare e soddisfare le esigenze di recupero e gestione dei crediti dei propri clienti, creare valore per i propri azionisti, contribuire al benessere ed alla valorizzazione delle risorse umane impiegate, tentare di diventare leader nel settore del credit management.
Recupero crediti Fire Spa: come funziona?
Come accade per la maggior parte delle società che si occupano di recupero crediti in sofferenza (secured o unsecured, a seconda che siano assistiti da garanzie specifiche fornite dal debitore o da terzi – quali privilegi, pegni, ipoteche, fideiussioni e avalli – al creditore o meno) di consueto l’attività prende le mosse dal contatto tentato da parte della società, in nome e per conto del cliente, al fine di vagliare la disponibilità del debitore a saldare gli importi arretrati, magari anche vagliando la possibilità di ratealizzare il quantum dovuto.
Ove tale tentativo non sortisse, per le più svariate ragioni, effetti è presumibile che la società proceda alla notifica di una diffida di pagamento, la quale, nella sostanza, consiste in una lettera raccomandata con la quale la società di recupero crediti intima, in nome e per conto del creditore, al debitore il pagamento degli importi dovuti entro un termine non inferiore a quindici giorni.
L’invio del plico raccomandato in uno con la concessione di un termine, previsto a favore del debitore, per adempiere legittimano, ove il debitore non provveda al pagamento delle somme, alla successiva attività di recupero del credito, che si sostanziano nelle seguenti fasi:
- Il provvedimento monitorio richiesto è il c.d. decreto ingiuntivo, che contiene l’ingiunzione di pagamento formulata dal giudice nei confronti del debitore. Il debitore ha la possibilità di proporre opposizione entro il termine di 40 giorni (salvo che il decreto sia provvisoriamente esecutivo).
- Se il decreto ingiuntivo non viene opposto entro il termine suindicato, verrà dichiarato definitivamente esecutivo e l’avvocato che segue la pratica e ha redatto il decreto ingiuntivo potrà attestarne la conformità all’originale e proseguire portando l’atto ad esecuzione.
- La fase esecutiva del decreto ingiuntivo inizia con la notifica dell’atto di precetto, con il quale il creditore intima al proprio debitore di adempiere in suo favore l'obbligo contenuto nel titolo esecutivo entro un termine, che è di norma individuato in dieci giorni, con l’avviso che ove il pagamento non avvenga nel termine indicato si darà avvio all’azione esecutiva, ossia alla notifica di un atto di pignoramento che può essere presso terzi, mobiliare o immobiliare, a seconda che si intenda procedere al pignoramento di una somma (che può essere depositata sul conto corrente intestato al debitore o che può consistere nella quota determinata per legge degli emolumenti che il datore di lavoro corrisponderà al debitore-dipendente o, ancora, nella quota disponibile di trattamento pensionistico erogato al debitore).
Cosa pignora Fire Spa?
Quale società che opera nel settore del recupero crediti secondo le modalità che si è tentato poco sopra di brevemente riepilogare essa può procedere, in linea di massima a pignorare tutti i beni del debitore (salvo i casi espressamente previsti dei cc.dd. beni impignorabili, in quanto ritenuti per legge quali beni necessari).
Si tratta, tuttavia, nella prassi di un’ipotesi remota, in quanto le società di recupero crediti quale la Fire Spa puntano a pignorare beni che consenta loro di recuperare nel minor tempo possibile tutto o la maggior parte possibile del credito per il quale viene attivata la procedura esecutiva. Ne consegue che, pertanto, oggetto del pignoramento può essere:
- La quota degli emolumenti a qualsiasi titolo dovuti che il datore di lavoro corrisponde o corrisponderà al lavoratore esecutato nella misura massima del quinto e fino a concorrenza dell’ammontare complessivo del debito.
- La quota di trattamento pensionistico, sempre al massimo nella misura del quinto ed oltre il minimo vitale, fino a concorrenza dell’ammontare complessivo del debito.
- Le somme presenti sui conti correnti intestati al debitore.
- L’automobile qualora il debito sia stato contratto per il finanziamento relativo all’acquisto della stessa.
- I beni immobili posseduti dal debitore esecutato.
- Altri beni mobili di valore.
Come difendersi dal pignoramento Fire Spa?
Qualora la società di recupero crediti intenda, per conto del proprio cliente, procedere all’esecuzione mediante atto di pignoramento (sia esso presso terzi, mobiliare o immobiliare) e, pertanto, al debitore venga notificato l’atto di pignoramento, quest’ultimo soggetto, ove effettivamente si renda conto di dover restituire le somme richiestegli, ha sempre, innanzitutto, la possibilità di contattare la società di recupero crediti al fine di chiedere che si possa valutare la possibilità di addivenire ad un saldo e stralcio della posizione ovvero, in alternativa, di predisporre un piano di rientro al fine di consentirgli di rientrare del dovuto in ratei da corrispondere a cadenza regolare (di norma mensile).
Bisogna, comunque, tenere in conto che le società di recupero crediti, nel rispondere alle esigenze dei debitori che richiedano un saldo e stralcio ovvero la predisposizione di un piano di rientro, non possono procedere in autonomia, ma devono comunque tenere in considerazione le determinazioni dei suoi clienti. Pertanto, difficilmente si potranno ottenere considerevoli riduzioni sugli importi da corrispondere. Ove, invece, si intenda contestare la richiesta avanzata dalla società di recupero crediti occorre valutare se sia preferibile procedere:
- Mediante proposizione di opposizione a decreto ingiuntivo, con la quale si avvia un processo a cognizione piena, nel corso del quale può essere richiesto al giudice di valutare la sussistenza effettiva dell’obbligo restitutorio e/o la quantificazione dello stesso (in tal caso può essere opportuno valutare, in particolar modo: la sussistenza della legittimazione attiva in capo al soggetto che ha attivato la procedura di recupero del credito, l’eventuale compimento del termine prescrizionale del credito, la determinatezza del contratto sottoscritto tra le parti specie per quanto attiene all’ammontare degli interessi richiesti per il ritardo nei pagamenti).
- Mediante opposizione agli atti successivi, precetto e/o pignoramento, ma in tal caso la cognizione del giudice sarà limitata.
Ove si intenda, peraltro, contestare la richiesta della società di recupero crediti e, quindi, del creditore si consiglia di rivolgersi ad un legale che possa aiutare a vagliare l’opzione preferibile, in relazione alle caratteristiche del caso concreto, e a cui eventualmente affidare l’incarico professionale di proporre opposizione e seguire il giudizio incardinato avanti il giudice competente.
Conclusione
In conclusione, può affermarsi che, qualora si venga raggiunti da un atto qualsiasi dell’iter tipico del recupero crediti (diffida, decreto ingiuntivo, precetto, pignoramento), notificato, in nome e per conto delle clienti, da una società di recupero crediti è consigliabile valutare debitamente la situazione concreta, in modo da scegliere la modalità di reazione o intervento che sembri preferibile e più consona alle proprie esigenze.
Chiara Biscella
Dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi dell'Insubria e il conseguimento del diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ho intrapreso, ment ...