Tutte le Novità sulle Pensioni per l'anno 2024
Pur in assenza di vere e proprie riforme del sistema pensionistico, il panorama italiano si evolve con l'introduzione di nuove misure volte a garantire flessibilità e sostenibilità. Di seguito elenchiamo le principali novità introdotte con la legge di Bilancio 2024
RIFORMA FLESSIBILITÀ
La nuova “pensione anticipata flessibile” (c.d. Quota 103) rappresenta un cambio di paradigma nel panorama pensionistico italiano. Introdotta con la Legge di Bilancio 2024, questa misura offre ai lavoratori la possibilità di accedere alla pensione anticipatamente a fronte di requisiti variabili di età e anzianità contributiva.
L'obiettivo è quello di coniugare flessibilità e sostenibilità del sistema pensionistico, tenendo conto dell'aspettativa di vita in aumento.
Requisiti per la pensione anticipata flessibile:
- Età minima: almeno 62 anni.
- Anzianità contributiva minima: 41 anni.
- Requisito di speranza di vita: La pensione anticipata flessibile è soggetta ad un requisito di speranza di vita che determina l'anzianità contributiva effettivamente necessaria per accedere alla pensione. Tale requisito viene calcolato annualmente dall'INPS e pubblicato sul proprio sito web. Per il 2024, ad esempio, la speranza di vita per un uomo di 63 anni è di circa 21 anni, pertanto l'anzianità contributiva minima per accedere alla pensione anticipata flessibile sarebbe di circa 41 anni.
La pensione anticipata flessibile segue le regole di calcolo del sistema contributivo, con un limite massimo mensile lordo non superiore a quattro volte l'importo minimo garantito, per ogni mese anticipato rispetto ai requisiti standard per la pensione di vecchiaia.
Per i dipendenti del settore privato e i lavoratori autonomi, il pagamento inizia dopo sette mesi dalla soddisfazione dei requisiti, mentre per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, il diritto decorre dopo nove mesi dalla stessa data.
Calcolo dell'assegno pensionistico: L'ammontare della pensione anticipata flessibile viene calcolato con il sistema contributivo, ossia in base all'anzianità contributiva maturata e al reddito medio percepito nel corso della vita lavorativa.
Esempi:
- Un lavoratore uomo di 63 anni con 42 anni di contributi può accedere alla pensione anticipata flessibile nel 2024. L'assegno pensionistico spettante sarà calcolato in base al suo reddito medio e all'anzianità contributiva.
- Una lavoratrice donna di 63 anni con 38 anni di contributi e 2 figli può accedere alla pensione anticipata flessibile nel 2024, grazie al requisito contributivo ridotto per le madri con figli. L'assegno pensionistico spettante sarà calcolato in base al suo reddito medio e all'anzianità contributiva.
L’importo della quota 103: la pensione anticipata flessibile, regolata dal Decreto legislativo numero 180/1997, è calcolata secondo il sistema contributivo. Il massimale mensile lordo è pari a quattro volte l'importo minimo per le mensilità di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia, la quale richiede l'età di 67 anni nei bienni 2023-2024 e 2025-2026.
Per il 2024, con la pensione minima di 598,61 euro mensili, il massimale è di 2.394,44 euro. In caso di riduzione dell'importo, viene pagato l'importo massimo se supera quattro volte il trattamento minimo.
Quando si raggiunge l'età pensionabile standard, si riceve l'intero importo della pensione, aggiustato per l'inflazione.
La pensione anticipata flessibile, regolata dal Decreto legislativo numero 180/1997, è calcolata secondo il sistema contributivo. Il massimale mensile lordo è pari a quattro volte l'importo minimo per le mensilità di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia, la quale richiede l'età di 67 anni nei bienni 2023-2024 e 2025-2026.
Per il 2024, con la pensione minima di 598,61 euro mensili, il massimale è di 2.394,44 euro. In caso di riduzione dell'importo, viene pagato l'importo massimo se supera quattro volte il trattamento minimo.
Quando si raggiunge l'età pensionabile standard, si riceve l'intero importo della pensione, aggiustato per l'inflazione.
OPZIONE DONNA
Le lavoratrici possono accedere alla pensione anticipata se, entro il 31 dicembre 2023, hanno almeno 35 anni di contributi e un'età di almeno 61 anni. Per ogni figlio, il requisito anagrafico di 61 anni si riduce di un anno, fino a un massimo di due anni.
Gli altri requisiti previsti dalla legge n. 197/2022 (Finanziaria 2023) rimangono confermati anche nel 2024.
Al momento della presentazione della domanda, la lavoratrice deve essere in una delle seguenti situazioni:
- Fornire assistenza da almeno sei mesi al coniuge o a un parente di primo grado convivente con disabilità grave, oppure a un parente o affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 70 anni o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o assenti;
- Avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle commissioni per l'invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- Essere lavoratrice licenziata o dipendente da imprese coinvolte in crisi aziendale, con un tavolo di confronto attivo presso la struttura per la gestione delle crisi d'impresa.
APE SOCIALE
La Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) ha introdotto significative restrizioni all'accesso all'Ape sociale, il regime di prepensionamento finanziato dallo Stato, come definito dall'articolo 1, comma 179 e seguenti, della Legge 232/2016. Questo regime fornisce un'indennità per accompagnare il lavoratore fino al raggiungimento dell'età per la pensione ordinaria di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni secondo l'articolo 24, comma 6 del Decreto Legge 201/2011.
Per il 2024, i requisiti contributivi per accedere all'Ape sociale rimangono invariati. La maggior parte dei lavoratori deve accumulare almeno 30 anni di contributi, mentre per coloro che svolgono lavori gravosi, come gli operai edili e i ceramisti, sono richiesti 36 anni di contributi (32 per gli operai edili e i ceramisti). Questi anni devono essere maturati entro il 31 dicembre 2024. Le lavoratrici madri possono beneficiare di uno sconto di un anno sul requisito contributivo per ogni figlio, fino a un massimo di 2 anni.
È importante notare che per il calcolo del requisito contributivo vengono considerati solo i contributi accreditati presso le casse amministrate dall'INPS; non sono inclusi i contributi accreditati presso le casse dei liberi professionisti.
ALTRE NOVITÀ
Ulteriori novità, seppur in minima incidenza, riguardano diversi aspetti del sistema pensionistico:
- Sistema Contributivo: Per la pensione di vecchiaia, sono richiesti 67 anni di età e 20 anni di contributi, con un importo almeno pari all'assegno sociale. Per la pensione anticipata, l'età richiesta è di 64 anni e 20 anni di contributi, con un importo minimo che passa da 2,8 a 3 volte quello dell'assegno sociale (2,8 per le donne con un figlio e 2,6 per le donne con due o più figli).
- Modifiche all'Indicizzazione: Sono state apportate modifiche al meccanismo di indicizzazione delle pensioni.
- Riscatto Agevolato: È stato introdotto un sistema agevolato di riscatto per colmare i vuoti contributivi.
- Limitazione dei Tagli alle Pensioni: I tagli alle pensioni dei medici, infermieri e altri dipendenti pubblici sono stati limitati.
Marco Mosca
Sono l'Avv. Marco Mosca ed opero da 12 anni nel campo giuridico. Ho maturato una significativa esperienza in molti settori del diritto, in particolare nell'ambito della materia societaria e di tutto ciò che ad essa è collegato. Pertan ...