Pensione di reversibilità

La perdita di una persona cara rappresenta un evento doloroso che, oltre al profondo sconforto emotivo, può causare anche gravi difficoltà economiche per i familiari superstiti. In Italia, a sostegno di chi si trova ad affrontare questa dura realtà, esiste la pensione di reversibilità, una prestazione erogata dall'INPS ai superstiti di un pensionato o di un lavoratore deceduto. Vediamo di seguito di cosa si tratta.

 

COS'È LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ?

In Italia, la pensione di reversibilità rappresenta un fondamentale strumento di protezione sociale, garantendo una forma di sicurezza economica ai coniugi e ai familiari superstiti in caso di decesso del lavoratore pensionato. 

Questo tipo di pensione è progettato per sostenere il coniuge o i familiari che dipendevano economicamente dal pensionato defunto, assicurando loro un reddito adeguato a far fronte alle spese quotidiane e mantenere uno standard di vita dignitoso. 

La pensione di reversibilità è una quota percentuale della pensione maturata dal defunto che viene riconosciuta ai suoi familiari superstiti. 

Il suo scopo è quello di garantire un supporto economico concreto a chi ha subito la perdita del proprio sostegno familiare, aiutando i superstiti a far fronte alle spese quotidiane e a mantenere un tenore di vita dignitoso.

La pensione di reversibilità è definita, dunque, come una prestazione erogata dall'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ai coniugi o ai familiari superstiti del pensionato deceduto. Essa consiste in un reddito periodico, generalmente mensile, calcolato in base alla pensione percepita dal defunto al momento del decesso. In pratica, il coniuge superstite o i familiari aventi diritto ricevono una quota della pensione che il lavoratore pensionato avrebbe ricevuto se fosse ancora in vita.

I requisiti per accedere alla pensione di reversibilità variano in base al regime pensionistico e alle leggi vigenti al momento della richiesta. In generale, il coniuge superstite deve dimostrare di essere coniugato legalmente con il pensionato deceduto al momento del suo decesso e di essere a carico economicamente del defunto. Nel caso dei figli, devono essere dimostrati i requisiti di dipendenza economica e l'età di maggiore età per mantenere il diritto alla reversibilità.

CHI HA DIRITTO ALLA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ?

Il diritto alla pensione di reversibilità spetta a:

  • Coniuge superstite: il coniuge ha diritto alla pensione di reversibilità indipendentemente dall'età e dall'esistenza di un reddito proprio. La quota spettante varia in base all'età del coniuge superstite e alla presenza di figli.
  • Figli: i figli minorenni, i figli maggiorenni studenti a carico oppure inabili, i figli naturali, adottivi e legittimati del defunto e del coniuge superstite hanno diritto alla pensione di reversibilità. La quota spettante a ciascun figlio varia in base al numero di figli aventi diritto.
  • Altri familiari: in assenza di coniuge o figli, la pensione di reversibilità può essere riconosciuta anche ad altri familiari del defunto, come i genitori, i fratelli e le sorelle, a patto che ricorrano determinate condizioni di età, reddito e stato di bisogno.

REQUISITI PER LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ

Per poter richiedere la pensione di reversibilità, oltre al decesso del pensionato o del lavoratore, è necessario che i superstiti rispettino alcuni requisiti:

  • Stato civile: il coniuge superstite deve essere stato regolarmente coniugato con il defunto al momento del decesso o entro 12 mesi dalla sua separazione legale o annullamento del matrimonio.

L’INPS, con la circolare n.19/2022 e si è dovuta adeguare al consolidato orientamento della giurisprudenza della Cassazione spiegando che la pensione ai superstiti spetta anche al coniuge con addebito della separazione. Tutti i coniugi separati hanno diritto alla pensione ai superstiti, indiretta o di reversibilità che sia.

Secondo la legge sul divorzio, n. 898 del 1970, il coniuge divorziato ha diritto alla pensione di reversibilità solo se risultava già beneficiario di un assegno divorzile al momento del decesso del defunto. L'articolo 9 di questa legge regola specificamente questa questione.

In base a quanto stabilito dalla legge sul divorzio, il coniuge che è stato riconosciuto come avente diritto a un assegno divorzile a causa della sua situazione economica precaria, conserva il diritto di percepire la pensione di reversibilità, a condizione che non abbia contratto nuove nozze dopo il divorzio. Al contrario, non avrà diritto alla pensione di reversibilità il coniuge che, al momento del decesso del pensionato, non era già titolare di un assegno divorzile o che nel frattempo si sia risposato.

  • Contribuzione: il defunto deve aver maturato un minimo di contribuzione pensionistica. Il requisito contributivo varia a seconda della data di decesso del lavoratore.
  • Reddito: il reddito annuo complessivo del coniuge superstite non deve superare un determinato limite, che varia in base all'età e alla categoria di appartenenza del richiedente.

Il diritto alla pensione di reversibilità è garantito se, al momento del decesso del pensionato, questi soddisfaceva almeno una delle seguenti condizioni: 

  1. era titolare di una pensione diretta;
  2. aveva accumulato almeno 15 anni di contributi nel corso della sua vita lavorativa;
  3.  oppure possedeva almeno cinque anni di contributi accreditati, di cui almeno tre nell'ultimo quinquennio.

COME RICHIEDERE LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ

La domanda di pensione di reversibilità può essere presentata telematicamente tramite il sito web dell'INPS, utilizzando il servizio "Pensione di reversibilità", oppure recandosi presso un Patronato o un Centro di assistenza fiscale autorizzato.

Calcolo della Pensione di Reversibilità

L'ammontare della pensione di reversibilità è pari a una quota percentuale della pensione maturata dal defunto, che varia in base a diversi fattori, tra cui:

  • Categoria del lavoratore: dipendente, autonomo, artigiano, commerciante, ecc.
  • Data di decesso: il sistema di calcolo della pensione di reversibilità varia a seconda della data di decesso del lavoratore.
  • Età del coniuge superstite: la quota spettante al coniuge superstite aumenta con l'avanzare dell'età.
  • Presenza di figli: la quota spettante ai figli varia in base al loro numero.

ESCLUSIONI DAL DIRITTO ALLA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ

In alcuni casi, il diritto alla pensione di reversibilità può essere escluso. Ad esempio, il coniuge superstite perde il diritto alla pensione se si risposa o se convive stabilmente e more uxorio con altra persona.

Criticità e Possibili Miglioramenti

Nonostante il suo ruolo fondamentale nella protezione sociale, il sistema della pensione di reversibilità in Italia è soggetto a diverse criticità e limitazioni. Tra le principali sfide ci sono i tempi lunghi e complessi per l'ottenimento della pensione, che possono causare disagi finanziari ai beneficiari in attesa di ricevere i pagamenti. Inoltre, vi è il rischio di una riduzione dei benefici nel tempo a causa di cambiamenti normativi o di politiche di austerity che possono compromettere la sostenibilità del sistema pensionistico.

Per migliorare l'efficienza e l'equità del sistema, potrebbero essere adottate diverse misure, tra cui semplificare le procedure di richiesta e erogazione della pensione, garantire un'adeguata informazione sui diritti previdenziali ai cittadini, e rivedere periodicamente le normative per assicurare un livello adeguato di protezione sociale ai beneficiari. Inoltre, sarebbe importante promuovere politiche volte a garantire una maggiore equità di genere nel sistema pensionistico, affrontando le disuguaglianze nel trattamento previdenziale tra uomini e donne e garantendo un'adeguata tutela economica anche per le persone non sposate o senza figli.

CONCLUSIONE

La pensione di reversibilità rappresenta un sostegno economico fondamentale per i superstiti di un pensionato o di un lavoratore deceduto. Comprendere i requisiti, le modalità di richiesta e il calcolo della pensione di reversibilità è fondamentale per poter accedere a questo importante beneficio nel momento del bisogno.

 

Avv. Marco Mosca

 

Avvocato Marco Mosca

Marco Mosca

Sono l'Avv. Marco Mosca ed opero da 12 anni nel campo giuridico. Ho maturato una significativa esperienza in molti settori del diritto, in particolare nell'ambito della materia societaria e di tutto ciò che ad essa è collegato. Pertan ...