I costi da affrontare nella separazione tra i coniugi

La separazione, è l'istituto a cui i coniugi, possono ricorrere, a seguito della crisi coniugale, per ottenere la sospensione temporanea degli effetti prodotti dal matrimonio. L'ordinamento, disciplina due tipologie di separazione:

1. consensuale, che si fonda sull'accordo dei coniugi, sulle condizioni della loro separazione;

2. giudiziale, in cui i coniugi sono in disaccordo sui presupposti e modalità di sospensione del vincolo coniugale. I costi della separazione, dipendono da una molteplicità di fattori, primo fra tutti, la scelta della procedura per addivenire alla separazione.

Infatti, la separazione consensuale, si esplica nell'atto difensivo e nell'audizione dei coniugi all'udienza presidenziale, mentre la separazione giudiziale, richiede un giudizio di merito, con lo svolgimento delle varie attività, quali l'atto di parte, l'espletamento delle prove istruttorie, ecc.

Da ciò deriva, che la consensuale richiede una minor attività difensiva e dunque una parcella dell'avvocato inferiore, mentre la giudiziale, svolgendosi come un normale procedimento, richiede una maggiore attività dell'avvocato e quindi costi decisamente superiori.

A ciò si aggiunge, la possibilità di concordare la separazione, attraverso modalità alternative al procedimento dinanzi al giudice, quali la negoziazione assistita da uno o più avvocati oppure le dichiarazioni rilasciate dinanzi al sindaco.

Si tratta, di procedure di natura stragiudiziale, in cui non è necessaria una complessa attività difensiva e quindi costi inferiori ai procedimenti giudiziali. In secondo luogo, il costo della separazione, è influenzato dalla complessità della controversia, ed in particolare dalla presenza o meno di figli minorenni della coppia e dalla definizione delle questioni patrimoniali tra i coniugi.

Infatti, laddove siano presenti figli minori, andrà deciso, il loro affidamento e collocamento, e pertanto, specie nei procedimenti caratterizzati da una forte conflittualità tra i coniugi, l’assistenza dell’avvocato, sarà maggiore, andando ad incrementare la sua parcella.

Allo stesso modo, l’attività forense, richiede un apporto maggiore in presenza di un ampio patrimonio tra i due coniugi e quindi questioni giuridiche più complesse da risolvere. Il prezzo medio della separazione, non può essere indicato esattamente, dal momento che dipende dai fattori menzionati, tuttavia la parcella dell’avvocato, è basata sulle tariffe forensi, ossia tabelle che prevedono costi diversi per ogni fase della controversia, proporzionati alla sua complessità.

Le spese della separazione consensuale, possono oscillare mediamente:

• da un minimo di 500 – 1.500 €, comprese le spese accessorie e l’IVA;
• fino ad un massimo di circa 3.000 – 4.000 € (spese comprese e IVA) nei casi particolarmente complessi da risolvere.

La separazione giudiziale, ha costi superiori, mediamente oscillano tra:

• un minimo di circa 4.000 – 6.000 € (spese comprese e IVA);

● fino ad un massimo di circa 12.000 – 15.000 € (spese comprese e IVA) nei casi particolarmente complessi.

La negoziazione assistita, ha costi simili alla separazione consensuale, potendo variare:

• da circa 500 - 1.000 € nei casi più semplici fino ad un massimo di 2.500 – 3.000 € nei casi complessi.

 

Prezzi Medi della Separazione tra i coniugi

 

Fonti normative

• Decreto Ministeriale n. 55 del 10 Marzo 2014: Determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense.
• Decreto del Presidente della Repubblica n. 115 del 30 Maggio 2002: Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia.

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