Quando non è obbligatoria la dichiarazione di successione?
Scopri quando la dichiarazione di successione non è necessaria: se l'eredità è destinata al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, e l'attivo ereditario non supera i 100.000 euro, escludendo beni immobili o diritti reali immobiliari.
Le successioni nell'ordinamento italiano si riferiscono al trasferimento dei beni e delle responsabilità da una persona deceduta ai suoi eredi. Questo processo segue precise norme legali che determinano la ripartizione degli averi e dei diritti ereditati. La materia delle successioni è fondamentale nel diritto civile, poiché regola aspetti cruciali della vita patrimoniale e familiare. Vediamo di seguito di delineare schematicamente uno degli adempimenti di tipo fiscale da compiere in seguito al decesso del proprio caro, ossia la dichiarazione di successione, con particolare attenzione alle ipotesi in cui si è esentati dal produrla
La Dichiarazione di Successione: cos’è?
Consiste in un atto fondamentale nell'ambito delle successioni ereditarie in Italia. Si tratta di un documento ufficiale che gli eredi, i chiamati all'eredità e i legatari devono compilare e presentare in seguito al decesso di un soggetto che ha lasciato dei beni. Questo atto è regolamentato dalla legge italiana e deve essere presentato entro determinati tempi.
La Dichiarazione di successione ha lo scopo di identificare i beni e i diritti ereditari che devono essere trasferiti agli eredi, stabilendo così la composizione dell'asse ereditario. Inoltre, fornisce le informazioni necessarie all'Agenzia delle Entrate per il calcolo delle imposte di successione che potrebbero essere dovute.
Obbligo e termini di presentazione
Presentare la Dichiarazione di successione è un obbligo imposto dalla legge italiana. Questo atto deve essere compilato e presentato entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, la quale coincide di solito con la data del decesso del contribuente. È importante rispettare questa scadenza, altrimenti si potrebbero incorrere in sanzioni o interessi di mora.
Modalità di presentazione
La Dichiarazione di Successione può essere presentata in due modi principali: tramite il portale ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, laddove si può scaricare un apposito modulo o con l'assistenza di un intermediario abilitato, come ad esempio un centro CAF (Centro di Assistenza Fiscale). Entrambe le modalità sono valide, ma è importante che la Dichiarazione sia compilata con precisione e completezza al fine di evitare possibili complicazioni o ritardi nella successione ereditaria.
Contenuto della Dichiarazione di successione
La normativa fiscale italiana, nell'articolo 29 del Testo Unico relativo alle imposte sulle successioni e donazioni, richiede una serie di dettagli fondamentali che devono essere inclusi nella dichiarazione. In modo più generale, questi elementi includono: Informazioni che permettono all'ente fiscale di identificare il defunto, i beneficiari e gli eredi, nonché i legatari, Un'analisi dettagliata dei beni e dei diritti che compongono l'attivo ereditario,
La dichiarazione delle passività e degli oneri deducibili, accompagnati dalla documentazione comprovante, Il calcolo del valore netto totale dell'asse ereditario, Le riduzioni e le detrazioni applicabili, supportate dalla documentazione necessaria. È importante sottolineare che l'omissione delle prime due categorie di informazioni può comportare l'irregolarità della dichiarazione ai sensi dell'articolo 32 del Testo Unico.
Chi non è obbligato alla presentazione della dichiarazione di successione?
Dopo una breve quanto necessaria premessa su cosa sia per grandi linee la Dichiarazione di successione, e dopo aver inteso i motivi sottesi alla stessa, veniamo al nocciolo della questione. Quando non c’è obbligo di presentazione della stessa? Orbene, la presentazione della dichiarazione di successione non è necessaria quando siamo in presenza dei seguenti requisiti congiunti:
- L'eredità viene devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto;
- L'attivo ereditario ha un valore che non supera i 100.000 euro, escludendo beni immobili o diritti reali immobiliari.
Tuttavia, è importante notare che queste condizioni possono non essere più valide in seguito a eventuali nuove eredità. Un'altra situazione in cui non è richiesta la presentazione della dichiarazione di successione è quando i chiamati all'eredità e i legatari sono esentati dall'obbligo se, prima della scadenza del termine previsto, hanno rinunciato all'eredità o al legato. In alternativa, se non possiedono beni ereditari, possono richiedere la nomina di un curatore dell'eredità come previsto dall'art. 528, comma 1, c.c.
Successivamente, devono informare l'ufficio del registro per raccomandata, allegando una copia autenticata della dichiarazione di rinuncia all'eredità o una copia dell'istanza di nomina autenticata dal cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione. In ultimo, è bene ribadire che, in situazioni complesse o in presenza di beni particolari, è sempre consigliabile consultare un esperto legale specializzato in diritto delle successioni. Per questo, il consiglio è quello di rivolgersi ad AvvocatoFlash, che vi metterà subito in contatto con un esperto del settore. Dunque cosa aspetti, non esitare a contattarci.
Marco Mosca
Sono l'Avv. Marco Mosca ed opero da 12 anni nel campo giuridico. Ho maturato una significativa esperienza in molti settori del diritto, in particolare nell'ambito della materia societaria e di tutto ciò che ad essa è collegato. Pertan ...