Come verificare online la registrazione del contratto di lavoro
Per poter verificare online se sei assunto, puoi utilizzare diversi servizi, tra i quali il sito dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive per il Lavoro) ed il sito dell’INPS.
- Come controllare contratto di lavoro online
- Come vedere il proprio contratto di lavoro
- Come conoscere il posto di lavoro di una personaa
- Come vedere gli anni di contributi
Come controllare contratto di lavoro online
In base alla normativa attualmente vigente, hai la possibilità di verificare online se il tuo contratto di lavoro è stato regolarmente registrato o se le clausole ivi riportate sono corrette.
Ti basta accedere al sito dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate o dei centri di impiego di competenza, consultando il modello UNILAV. Se sei stato regolarmente assunto, hai firmato un contratto di lavoro, che riporta tutti i dati ed informazioni relative al rapporto di lavoro stesso, tanto generali quanto più specifiche, come ad esempio le clausole che possono vincolare il datore di lavoro e/o il lavoratore.
Come vedere il proprio contratto di lavoro
Può capitare, per vari motivi, l’esigenza di conoscere la propria posizione lavorativa, perché ad esempio risulta indispensabile attestare il lavoro svolto dinanzi al giudice in una causa di lavoro, o semplicemente per verificare la regolarità dell’assunzione presso il proprio datore di lavoro ecc..
Il datore di lavoro che procede all’assunzione di un lavoratore dipendente è tenuto a determinati obblighi di informazione da inoltrare presso appositi organismi territorialmente competenti.
Attualmente assolve alla suddetta funzione informativa il modello UniLav. Introdotta dalla legge 27 dicembre 296/2007, la Comunicazione UniLav è uno strumento attraverso il quale i datori di lavoro, sia privati, che enti pubblici e pubbliche amministrazioni, adempiono, direttamente o tramite appositi soggetti abilitati, all’obbligo di comunicazione di tutta una serie di informazioni inerenti l’instaurazione di un rapporto di lavoro e tutte le sue successive vicende, quali ad esempio: la proroga, la trasformazione, il trasferimento di sede, la sua cessazione, il distacco, la variazione part-time a full-time e viceversa, variazione da rapporto a tempo determinato a indeterminato e viceversa, assunzioni d’urgenza ecc..
Esso consiste, per l’appunto, in un modello composto da varie sezioni da compilare relative al contratto di lavoro e trasmesse ai Centri per l’impiego competenti. Tali sezioni corrispondono all’indicazione dei vari elementi del rapporto di lavoro (per approfondimenti vedi anche “Modello UniLav”).
Il datore di lavoro è tenuto a rilasciare al lavoratore una copia della ricevuta elettronica che attesti l’avvenuta presentazione e trasmissione del modello UniLav, da parte del sistema informatico. Questa forma di comunicazione, rappresenta un modo, per così dire, mediato di conoscere il proprio rapporto lavorativo.
Vi sono tuttavia anche metodi diretti, ossia attraverso l’uso di mezzi di consultazioni eseguibili direttamente dal lavoratore stesso. Tra queste modalità dirette, segnaliamo le verifiche on-line al:
1) sito del Centro per l’Impiego territorialmente competente;
2) servizio CIP (Consultazione info previdenziali) del sito INPS, nella sezione “UNIEMENS” riservata alla consultazione dei dati connessi alle denunce mensili inviate dal datore di lavoro;
3) Sempre tramite sito INPS, dall’estratto conto contributivo/previdenziale INPS,
4) dal sito Agenzia delle Entrate tramite ricerca del modello CU (certificazione unica);
5) da segnalare anche la possibilità di richiedere il Modello C2 storico, o certificato storico lavorativo, un documento che riporta l’elenco dei rapporti di lavoro maturati dal lavoratore e lo status attuale.
In ultimo, va ricordato che molti servizi on-line sono facilitati, per la loro consultazione, dal possesso di uno SPID il sistema di accesso mediante identità digitale.
3) Come conoscere il posto di lavoro di una persona
Può capitare l’esigenza di conoscere dove una persona lavori per svariati motivi, ma di regola tutti, per lo più, collegati alla necessità di verificare la capacità economica del soggetto medesimo a soddisfare un altrui diritto.
Difficilmente, difatti, l’interesse a rovistare negli affari altrui nasce per pura curiosità, almeno che non si tratti di personaggi pubblici e/o star del cinema, spettacolo, sport ecc per i quali c’è da soddisfare il bisogno di gossip per l’informazione pubblica.
Resta il dato di fatto che l’interesse a conoscere il posto di lavoro di una persona è legato principalmente ai diritti di credito e, in seconda battuta, quando la conoscenza del rapporto di lavoro sia strumentale alla tutela di altri diritti.
Nel primo caso: quando il titolare di un diritto di credito, avente la sua fonte in un titolo - o da contratto, da fatto illecito ovvero ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità all’ordinamento giuridico - per recuperare lo stesso ed evitare un inutile aggravio di tempo e di spese legali, dovute per un’azione esecutiva infruttuosa, intende ottenere informazioni sulla esistenza di un rapporto di lavoro in capo al proprio debitore.
Esempio: il locatore che voglia recuperare i canoni di locazione non pagati dal conduttore, potrà avere interesse a verificare dove lavori il conduttore stesso allo scopo di pignorare lo stipendio. In questo caso la fonte del diritto di credito è conseguenza di un contratto (contratto di locazione) Nella seconda ipotesi: tipico caso si ha quando uno dei due coniugi, in sede di separazione giudiziale, necessita di provare il rapporto di lavoro al fine di avanzare e commisurare all’entità dello stipendio la richiesta di assegno di mantenimento.
Ma come si fa ad ottenere informazioni? Le modalità sono diverse, ma vanno svolte entro certi limiti e schemi precisi. Vediamo di seguito i principali metodi
1) Accesso agli atti amministrativi: consiste nella possibilità di ottenere informazioni presso la pubblica amministrazione che detieni, per motivi vari, informazioni sulla posizione lavorativa di un soggetto. Il limite è dato dalla necessità, per un privato, di attestare di avere un interesse diretto, concreto ed attuale alla conoscenza, pena l’inammissibilità della richiesta;
2) Agenzie investigative private: si tratta di strutture private che forniscono una serie di servizi investigativi per aziende e privati, tra cui il rintraccio di notizie attinenti la posizione lavorativa di un individuo. Il limite è dato sia dal trovare un’agenzia competente, e spesso i costi di accesso al servizio sono rilevanti;
3) Anagrafe Tributaria: consiste nella possibilità di ottenere dal giudice l’autorizzazione ad accedere alle informazioni di un soggetto (ivi compresi i rapporti bancari, veicoli e beni immobili in proprietà) presenti presso l’Anagrafe tributaria (c/o la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate). Vantaggi: il costo è più contenuto rispetto alle informazioni ottenibili da una agenzia privata; Svantaggi: l’istanza (ex art. 492bis c.p.c.) richiede il possesso di un titolo esecutivo e la previa notifica dell’atto di precetto di pagamento;
4) Social network; spesso alcune informazioni sono reperibili da appositi siti internet dove le persone tendono a diffondere notizie relative alla propria attività (es. il più noto, Linkedln) attraverso la pubblicazione di un profilo/scheda personale con tanto di informazioni inerenti il lavoro svolto, o quanto meno indicanti notizie da cui poter risalire al lavoro effettivamente svolto.
Non vanno sottovalutate anche le notizie desumibili dalle pagine social (Facebook, Twitter o Instagram ecc.), dalle quali, spesso, è possibile ricavare utili informazioni, se si pensa che non di rado anche le forze dell’ordine o la finanza, proprio grazie alle “pubblicazioni” degli utenti sui social, riescono ad ottenere informazioni di rilievo per le loro indagini.
Come vedere gli anni di contributi
L’Estratto conto contributivo è quel documento che elenca tutti i contributi effettuati dal datore di lavoro all’INPS in favore del lavoratore. Riepiloga i versamenti da lavoro suddivisi in base alla gestione alla quale il lavoratore risulta iscritto. Puoi verificare la regolarità dei contributi versati autonomamente o dal tuo datore di lavoro per segnalare eventuali discordanze all'INPS.
Se sei prossimo alla pensione puoi invece richiedere alle sedi INPS l'Estratto conto certificativo che include l’attestazione analitica della posizione assicurativa con valore legale. All’interno del servizio di Estratto conto INPS, puoi trovare i tuoi contributi suddivisi in base alle gestioni alle quali sei iscritto. Accedendo al sito INPS tramite SPID o carta d’identità elettronica, puoi consultare il tuo estratto conto online attraverso il servizio dedicato, oppure tramite gli enti di patronato e gli intermediari dell’INPS stesso.
L’Estratto conto previdenziale riporta i tuoi dati anagrafici e, riassunti in una tabella, i versamenti previdenziali. Il lavoratore può consultare il proprio Estratto conto online sul sito INPS oppure può richiedere l'estratto conto contributivo tramite gli enti di patronato e altri intermediari dell'Istituto di Previdenza, attraverso i servizi telematici offerti da questi ultimi.
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Elisa Nardocci
Sono Nardocci Elisa. Mi occupo prevalentemente di diritto civile, in particolar modo di diritto di famiglia (separazioni e divorzi), del lavoro e previdenza. Mi ritengo proattiva, sempre al fianco del cliente ed alla ricerca della solu ...