Rottamazione ter e pace fiscale: come funziona?
A seguito delle ultime novità uscite con l’approvazione del decreto fiscale 2019 al Senato, la pace fiscale, compreso anche il provvedimento di Rottamazione ter, subisce nuovamente delle modifiche.
- Cos'è e come funzionano la rottamazione cartelle 2019 e la pace fiscale
- Come e quando presentare domanda per la rottamazione ter
- Come e quando pagare le rate relative alla Rottamazione ter
- Adesione alla rottamazione ter per i decaduti delle precedenti rottamazioni
- Chi non può aderire alla rottamazione ter
- Vantaggi della rottamazione ter rispetto alle precedenti definizioni agevolate
- Fonti normative
L'inizio del 2019 ha portato tutta una serie di interessanti novità per i contribuenti italiani:
- imprenditori;
- aziende;
- lavoratori dipendenti;
- pensionati.
Ce n'è davvero per tutti. Dalla nuova Forfettaria che sta facendo sognare migliaia di imprenditori e liberi professionisti che cercano i cavilli e le scappatoie per potervi aderire, al reddito di cittadinanza, alla quota 100 per l'accesso alla pensione, fino ad arrivare alla buona nuova della Pace Fiscale in cui è compreso anche il provvedimento di "Rottamazione ter" di buona parte dei debiti (in cartella esattoriale) con l'Agenzia delle Entrate Riscossione (il nuovo nome della più famosa Equitalia così ribattezzata).
1. Cos'è e come funzionano la rottamazione cartelle 2019 e la pace fiscale
Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio del 2019 ha definito le modalità di fruizione della rottamazione ter delle cartelle che sarà molto simile alle due precedenti rottamazioni, consentendo ai "morosi" verso l'erario di mettersi a posto, pagando solamente l'importo del debito al netto di interessi e sanzioni, che sappiamo essere particolarmente salate.
Aderire alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali quindi, non significa vedersi ridotto il capitale iscritto a ruolo ma soltanto sanzioni e interessi di mora (restano pertanto a carico del contribuente anche l'aggio e i diritti di notifica della cartella di pagamento, nonché gli interessi per le eventuali dilazioni di pagamento).
Le cartelle che potranno beneficiare di questo provvedimento sono quelle emesse da Equitalia prima e, successivamente, da Agenzia delle Entrate Riscossione poi, notificate dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
La domanda di adesione alla rottamazione ter può essere presentata entro il 30 aprile 2019 e si potrà scegliere di pagare il proprio debito col Fisco in un'unica soluzione oppure fino a un massimo di 18 rate spalmate in 5 anni con le seguenti date di scadenza:
- 28 febbraio
- 31 maggio
- 31 luglio
- 30 novembre
Ovviamente, per il 2019 resteranno valide soltanto le scadenze di luglio e di novembre.
Questo provvedimento, a differenza delle precedenti rottamazioni, sarà anche più clemente contro i ritardatari, nel senso che, se con la prima rottamazione e la rottamazione bis bastava un solo giorno di ritardo di una singola rata per far decadere il privilegio, in questo caso saranno tollerati dei minimi ritardi (fino a 5 giorni per rata).
2. Come e quando presentare domanda per la rottamazione ter
Il 30 aprile del 2019 è il termine ultimo per la presentazione delle domande di adesione alla rottamazione ter.
La domanda deve essere redatta compilando il modello DA-2018 attraverso le seguenti modalità:
- recandosi presso gli sportelli di Agenzia delle Entrate Riscossione per farsi consegnare e compilare il modello sopracitato, in ogni sua parte, per poi riconsegnarlo al funzionario;
- utilizzando il canale telematico e precisamente inviando il modello DA-2018 compilato e firmato alla casella PEC della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione di riferimento insieme ad una copia del proprio documento di riconoscimento;
Per la compilazione dei modello DA-2018 è possibile scaricare, all'interno del sito Agenzia delle Entrate Riscossione, la guida pratica alla compilazione del modello con indicazioni e immagini per evitare errori o omissioni.
Una volta ricevuta la domanda, se non ci sono errori, l'Agenzia delle Entrate Riscossioni, entro il 30 giugno 2019, invierà al contribuente una comunicazione indicante le somme dovute, comprensive degli interessi di dilazione (ove richiesta), e i relativi bollettini precompilati da pagare a seconda del piano di dilazione indicato nel modello DA-2018
3. Come e quando pagare le rate relative alla Rottamazione ter
All'interno della guida per la compilazione del modello DA-2018 è presente una sezione dedicata alla modalità di pagamento del debito residuo che dovrà essere indicata proprio in fase di compilazione di tale modello.
Come ho già detto è possibile optare per il:
- pagamento in un’unica soluzione (versamento del 100% entro il 31 luglio 2019);
- pagare con un numero massimo di 18 rate (5 anni), per l’anno 2019 le rate, ciascuna pari al 10% del totale, scadono il 31 luglio e il 30 novembre; per gli anni successivi le rate relative al restante 80%, tutte di pari importo, scadono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno.
Nel caso in cui non venga indicata alcuna preferenza, il pagamento si intende richiesto nel numero massimo di 18 rate, fermo restando la facoltà di pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019. Idem dicasi se si indica un numero maggiore di 18 rate.
Per pagare sono a disposizione i seguenti canali:
- portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it;
- App EquiClick;
- sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione;
- sportelli bancari e uffici postali;
- home banking;
- punti Sisal e Lottomatica;
- tabaccai convenzionati con Banca 5;
- sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL;
- Postamat;
- domiciliazione bancaria;
- tramite compensazione, utilizzando i crediti certificati non prescritti, certi, liquidi ed esigibili verso lo Stato, Regioni e province autonome, enti locali, enti del Servizio sanitario nazionale, per aver effettuato somministrazioni, forniture e appalti.
4. Adesione alla rottamazione ter per i decaduti delle precedenti rottamazioni
Come scritto nei paragrafi precedenti, l'estrema rigidità relativa alle scadenze dei pagamenti delle due precedenti definizioni agevolate ha causato un numero piuttosto elevato di "decaduti" a causa dell'omesso o ritardato pagamento delle rate.
Col la rottamazione ter potranno "ritornare in pista", per le somme residue, quei contribuenti che non hanno pagato le rate della rottamazione in corso, chi non ha ancora concluso il pagamento delle rate della prima rottamazione e coloro i quali, avendo aderito alla rottamazione bis, non hanno provveduto al pagamento di tutte le rate scadute.
Potrà aderire alla rottamazione ter anche chi ha dei debiti verso lo Stato per multe della circolazione stradale in cartella vedendosi condonati soltanto gli interessi e le maggiorazioni previste dalla legge.
5. Chi non può aderire alla rottamazione ter
Non rientrano nel beneficio della Definizione agevolata alcune tipologie di carichi, esclusi in ragione della loro natura, e in particolare quelli riferiti a:
- recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall'Unione Europea;
- crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
- multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Non rientrano inoltre nel beneficio della rottamazione-ter i carichi già oggetto di definizione agevolata della rottamazione-bis per i quali non risulta effettuato, entro il 7 dicembre 2018, l’integrale versamento delle rate in scadenza nei mesi di luglio, settembre e ottobre 2018.
6. Vantaggi della rottamazione ter rispetto alle precedenti definizioni agevolate
Rispetto alle precedenti rottamazioni, quest'ultima prevede importanti novità a favore del contribuente per il pagamento in forma rateale, e in particolare:
- un periodo temporale più ampio per rateizzare le somme dovute: 18 rate ripartite in 5 anni;
- un massimo di 5 giorni di ritardo nel pagamento rispetto alla scadenza della rata, senza incorrere in sanzioni o perdere il beneficio della Definizione agevolata;
- un tasso di interesse ridotto, definito nella misura del 2% annuo a partire dal 1° agosto 2019.
Omar Cecchelani, Pagaremenotasse
Fonti normative
Legge di Bilancio 2019, Legge n. 145/2018
D.L. n. 119/2018, Rottamazione Ter
D.L. n. 148/2017, Rottamazione Bis
D.L. n. 193/2016, Prima rottamazione