Come funziona il contratto di licensing?
Il contratto di licensing è uno strumento di stampo internazionale che permette di sfruttare economicamente le proprietà individuali. Scopriamo insieme i dettagli.
1. Cos’è il contratto di licensing?
Il contratto di licensing è per definizione la concessione di locazione di una proprietà intellettuale (marchio, brevetto, know how) a favore di un soggetto diverso dal proprietario. Si tratta quindi di un accordo con il quale il titolare della licenza concede ad un altro soggetto (detto licenziatario) l’uso di tale proprietà intellettuale; in mancanza di questo accordo si avrebbe un’attività che lede i diritti di esclusiva. La maggiore diffusione di tale strumento è legata al mercato internazionale, mentre in Italia non vengono ancora sfruttate al massimo le potenzialità dell’istituto.
2. Come funziona il contratto di licensing?
Il licensing è un contratto a tutti gli effetti il cui oggetto è la concessione di utilizzo della proprietà intellettuale, dietro il pagamento di un determinato corrispettivo in denaro. Questi contratti di norma contengono delle clausole che delimitano la facoltà d’uso: ad esempio possono essere indicati per quali prodotti è possibile sfruttare la tecnologia licenziata. Spesso inoltre vengono inserite clausole relative alla natura esclusiva dell’accordo o della licenza, oppure alla sfera di applicazione territoriale.
Il contratto di licensing può essere indifferentemente gratuito o a pagamento, sebbene nella maggior parte dei casi questo preveda il pagamento di un corrispettivo in denaro da parte del licenziatario a favore del concedente. La durata del contratto è liberamente disposta dalla parte ed è spesso soggetta a rinnovi automatici, i quali avvengono al verificarsi di alcune condizioni: ad esempio se vengono raggiunti determinati obiettivi di fatturato e quindi di royalties. Queste ultime sono appunto il corrispettivo in denaro che viene pagato per l’utilizzo del marchio, brevetto o diritto d’autore.
La risoluzione del contratto può dipendere da diversi fattori: nella maggior parte delle ipotesi viene previsto il recesso unilaterale per entrambe le parti. Tuttavia possono essere previste anche ipotesi di risoluzione in base ad inadempimento o mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Inoltre possono essere previste clausole che regolano le ipotesi di “crisi”, fissando in anticipo la conclusione del contratto e il pagamento di determinate somme a titolo di penale.
2.1 Quali vantaggi comporta il contratto di licensing?
Il contratto di licensing comporta una serie di importanti vantaggi per il licenziatario: in primis la possibilità di sfruttare una proprietà intellettuale (ad esempio un marchio, un brevetto) senza dover procedere alla registrazione ex novo della licenza. Questa operazione infatti comporta una serie di oneri economici importanti, frutto di un processo lungo, costoso e dall’esito incerto; l’inconveniente viene così risolto con il pagamento di un canone (il quale può essere anche variabile) di una licenza altrui.
Inoltre la conclusione di un contratto di licensing può comportare un altro importante effetto: attribuire ai propri prodotti un valore aggiunto. Se vengono utilizzati determinate licenze (ad esempio marchi, loghi), i prodotti del licenziatario ricevono un accoglimento più caloroso dal pubblico; oppure se un determinato oggetto viene realizzato con una nuova tecnologia innovativa (brevettata dal concedente) è possibile ottenere un maggior riconoscimento e collocare il prodotto nella fascia alta del mercato.
Devi firmare un contratto di licensing e vuoi saperne di più? Hai bisogno di un avvocato che ti assista? Esponici il tuo caso. AvvocatoFlash ti metterà in contatto con i migliori avvocati online. Tre di loro ti invieranno un preventivo gratuitamente e sarai tu a scegliere a chi affidare il tuo caso.